Lo scorso agosto è venuto a mancare Marco Tongiorgi, figlio di Ezio – uno dei protagonisti della rinascita scientifica e culturale di Pisa e dell’Ateneo nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale, tra i fondatori della Domus Mazziniana di cui fu per molti anni presidente, e di Liana Strenta, docente e pedagogista il cui impegno pionieristico sin dagli anni ’50 per una didattica laica e inclusiva sono ricordati nella nostra città dall’Istituto Comprensivo a lei dedicato.
Fondamentali i suoi contributi alla conoscenza del Monte Pisano dal punto di vista geologico e naturalistico. Così come di estremo rilievo i suoi contributi nell’ambito della Paleontologia cui aveva dedicato gran parte dei suoi ultimi anni di carriera.
Marco Tongiorgi, classe 1934, seguì le orme paterne dedicandosi alle scienze naturali e in particolare alla geologia. Laureatosi all’Università di Pisa nel 1956 e perfezionatosi a Mainz in Germania, è stato per lunghi anni ordinario di Stratigrafia presso l’Università di Pisa.
Il contributo alle scienze naturali del prof. Tongiorgi non fu però solo di carattere teorico, ma si tradusse in un impegno costante per la realizzazione e poi il funzionamento del Museo di Storia Naturale di cui dopo la pensione fu nominato conservatore onorario.
Tra gli altri incarichi di prestigio va ricordata quanto meno la presidenza della Società Toscana di Studi Naturali di cui era stato nominato anche socio d’onore.
Nel 1993 aveva ricevuto l’ordine del cherubino, la massima onorificenza culturale dell’Università di Pisa.
Ma Marco Tongiorgi aveva ereditato dai genitori non solo la passione scientifica ma anche quella per l’impegno civile.
Egli è stato infatti attivissimo nell’associazionismo cittadino presiedendo per molti anni la delegazione di Pisa del CESVOT, che riunisce la maggior parte delle associazioni di volontariato toscane e dedicandosi, insieme alla moglie Anna Di Milia, Marco Tongiorgi era impegnato sul tema delle cure legate al delicato momento del ‘fine vita’.
Gli ultimi anni lo avevano visto impegnarsi con entusiasmo, come volontario, nella ripresa delle attività della Domus Mazziniana.
E proprio la Domus Mazziniana ospiterà Mercoledì 28 novembre alle 16.30 un incontro per ricordare l’impegno e la figura umana di Marco Tongiorgi promosso dall’Associazione Non più sola con il Patrocinio del CESVOT.
L’incontro dal titolo Il percorso del fine vita può essere un tempo d’incontro tra la cura e la persona? Una lettura alla luce della legge 2019/2017 intende essere un momento di riflessione collettiva sulle problematiche del fine vita e in particolare sul significato del tutto particolare, ma non per questo meno importante e significativa, che assume il termine cura, non più legato alla guarigione ma che non per questo cessa di avere al suo centro – o forse ancora di più – la persona.
Parteciperanno all’incontro coordinato dalla giornalista Geraldina Fiechter, la dott. Angela Gioia responsabile dell’UF Cure Palliative (Hospice) dell’Asl. Nordovest-Pisa, il dott. Paolo Malacarne direttore dell’U.O. Rianimazione e Anestesia 6- P.S. Aoup-Pisa, il dott. Iacopo Lanini, psicologo della Fondazione Italiana di Leniterapia.
Nel corso dell’incontro, cui parteciperà la famiglia, Marco Tongiorgi sarà ricordato da Donatella Turchi già presidente Delegazione Cesvot Pisa.